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Cos’è l’omeopatia?

  È un metodo diagnostico, clinico e terapeutico formulato da Samuel Hahnemann agli inizi dell’800, basato sulla Legge di Similitudine, che prevede la somministrazione di sostanze opportunamente diluite e dinamizzate per la cura del paziente. È riconosciuta come Medicina non Convenzionale e i rimedi omeopatici sono riconosciuti come farmaci dall’AIFA. I farmaci omeopatici sono delle sostanze di origine vegetale, animale o minerale diluite in dosi infinitesimali e dinamizzate. Nell’approccio omeopatico al paziente malato si tiene conto di tutti i suoi sintomi quelli fisici che mentali, portando così ad una terapia personalizzata per il singolo animale. È importante ricordare che Omeopatia, Omotossicologia e Fitoterapia non sono la stessa cosa e che spesso i proprietari utilizzano il termine di Omeopatia come sinonimo di cure naturali. L’Omotossicologia è una disciplina nata dal dr. H. H. Reckweg negli anni ‘50 che fonda le sue radici nell’Omeopatia classica, ma con uno sguardo alla moderna fisiopatologia e ha come scopo quello di disintossicare l’organismo e riparare i danni causati dalle tossine. La fitoterapia invece utilizza l’approccio diagnostico e prognostico della medicina classica, ma utilizza come terapia estratti di piante medicinali contenenti principi attivi.

Quando?

  Il Medico Veterinario Esperto in Omeopatia interviene quando il proprietario esprime la volontà di voler curare il proprio animale con la terapia omeopatica o quando il Medico Veterinario ritiene opportuno affiancare alla Terapia Tradizionale una Terapia non Convenzionale. La Medicina Omeopatica può essere utilizzata per tutte le patologie, sia come terapia unica che in associazione alle terapie tradizionali. L’utilizzo dell’Omeopatia non esclude, ma al contrario integra e affianca, la Medicina Tradizionale.

Di seguito alcune indicazioni di utilizzo dell’Omeopatia

  • Patologie acute: l’Omeopatia può essere utilizzata come singola terapia, ad esempio per piccoli traumi, nel vomito o nella diarrea non complicati o per altre patologie semplici, o può essere associata alla terapia classica nei casi più complessi.
  • Patologie croniche: l’Omeopatia trova ampia applicazione nella gestione del caso cronico migliorando lo stato generale di salute del paziente e riducendo la gravità dei sintomi e l’utilizzo dei farmaci.
  • In campo oncologico: l’Omeopatia migliora la qualità di vita del paziente e aiuta a ridurre gli effetti collaterali delle chemioterapie.
  • In medicina comportamentale: l’Omeopatia affianca la terapia comportamentale nella gestione degli stati emotivi quali ansia, fobia, iperattività, demenza senile ecc…

  Come?

  La visita si articola in un colloquio approfondito con il proprietario, detto interrogatorio omeopatico, e in una visita clinica e osservazione diretta del paziente. La visita può essere svolta a domicilio o in ambulatorio con l’ausilio del Medico Curante. Come per tutte le visite cliniche il Medico Veterinario qualora necessario proporrà eventuali approfondimenti diagnostici per il corretto inquadramento del caso clinico da effettuarsi in accordo con il Medico Curante. La prima visita ha lo scopo di acquisire tutte le informazioni necessarie per diagnosticare le patologie dal punto di vista omeopatico e scegliere il farmaco omeopatico più adatto. La terapia generalmente consiste nella somministrazione del medicinale omeopatico direttamente in bocca del paziente o con poco cibo, con frequenza da stabilire in base al caso clinico e i risultati. Alla prima visita seguono brevi controlli telefonici o via mail sempre in collaborazione con il Medico Curante necessari per modulare la terapia nelle prime settimane, si rende infatti necessario aumentare o diminuire la diluizione del rimedio o la frequenza di somministrazione in base alla reazione del paziente. Seguono poi delle visite di controllo con cadenza da stabilire.