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Educazione non corretta

Il cucciolo fino a circa 4 mesi di vita non è in grado di controllare l’emissione di urina e di feci in modo autonomo perché gli sfinteri muscolari dell’ano e dell’uretra non sono ancora sotto il completo controllo della volontà. Questi sfinteri permetteranno al cucciolo di trattenere l’emissione di feci e urina, nonostante lo stimolo ad evacuare, solo dopo essere “maturati” e pertanto il cucciolo fino a quel momento sarà fisiologicamente incapace di trattenersi, se non per brevissimo tempo rendendo quindi inutile, se non dannosa, qualsiasi punizione.
Gli errori nell’educazione sono abbastanza frequenti e i più comuni sono rappresentati da:

  • Punire il cucciolo per aver sporcato in casa: nella maggior parte dei casi il proprietario sgrida o punisce il cucciolo solo quando si accorge della presenza dell’urina o delle feci, magari al ritorno dal lavoro o dopo essersi allontanato dal cucciolo per un po’ di tempo.
    In questi casi il cucciolo è sgridato in ritardo rispetto all’azione dello sporcare e spesso è punito in modo sproporzionato rispetto all’entità del danno. Queste punizioni, che generalmente si ripetono più volte al giorno, generano ansia e paura nel cucciolo che, oltre a non essere in grado di collegare la punizione all’aver sporcato in casa (in quanto la punizione è impartita in ritardo rispetto all’azione), non percepisce neanche lo sporcare in casa come un reale problema. Queste punizioni in breve tempo portano il cucciolo a sviluppare insicurezza, paura e sfiducia verso il proprietario con il conseguente ritardo nel corretto apprendimento.
  • Poche uscite rispetto alle necessità o uscite troppo brevi: molto spesso i proprietari non ricevono abbastanza informazioni riguardo la frequenza con cui è necessario portare il cucciolo in passeggiata per fargli fare i suoi bisogni.
    Sei è un numero accettabile di uscite per un cucciolo tenuto in appartamento.
    Il cucciolo, infatti, ha la necessità di urinare e defecare molte volte al giorno in particolare appena sveglio, dopo aver mangiato, dopo i riposini diurni, dopo il gioco.
  • Utilizzo di pannoloni o giornali nei primi mesi: per ovviare al problema delle numerose uscite o degli incidenti notturni, molto spesso è permesso al cucciolo di utilizzare un giornale o un panno appoggiato sul pavimento. Questo accorgimento può rappresentare un compromesso per coloro che hanno un cane in appartamento e sono fuori casa per molte ore al giorno, purtroppo, però, l’utilizzo di questa tecnica educativa può portare ad alcuni inconvenienti. Con l’utilizzo del panno assorbente o del giornale il cucciolo, infatti, viene implicitamente autorizzato a fare i suoi bisogni dentro casa e facilmente acquisisce una preferenza per eliminare sui materiali che gli sono stati messi a disposizione. Questo non solo ritarda il corretto apprendimento dell’eliminare fuori casa, ma predispone anche a futuri incidenti: i panni assorbenti, infatti, assomigliano molto come morbidezza e consistenza a tappeti e coperte.
  • Interruzione della passeggiata non appena il cucciolo ha fatto i suoi bisogni: in questo caso il cucciolo potrebbe associare l’eliminazione all’aperto con la fine di una cosa piacevole, vale a dire della passeggiata, portandolo in seguito a rimandare, a casa, il momento dell’evacuazione per evitare che l’uscita si concluda troppo velocemente.
  • Conclusione della passeggiata anche se il cucciolo non ha fatto i suoi bisogni: per alcuni cuccioli particolarmente attivi e sensibili la passeggiata rappresenta un evento talmente eccitante ed entusiasmante da far dimenticare loro di dover fare i bisogni. Il risultato è che il cucciolo si ricorda di eliminare solo una volta tornato a casa, dove l’ambiente più tranquillo e conosciuto favorisce la “concentrazione” necessaria.

Per una corretta educazione:
– fare frequenti passeggiate
– non interrompere sistematicamente le passeggiate dopo l’eliminazione
– non tornare a casa se il cucciolo non ha eliminato
– premiare il cucciolo quando si mette in posizione per urinare o defecare
– non punire il cucciolo per gli incidenti in casa
– tenere sotto controllo il cucciolo quando è in casa per cogliere in anticipo i segnali che preludono l’evacuazione (annusare per terra, fare qualche giro su sé stessi annusando per terra, acquattarsi) e portarlo immediatamente fuori casa
– confinare il cucciolo in caso di assenza dei proprietari e la notte
– avere un po’ di pazienza!