Questa forma di aggressività di solito si manifesta verso le persone o verso cani sconosciuti.
Quando il cane ha paura ha tre possibilità di reazione: inibirsi, fuggire, aggredire.
Quando il cane è spaventato e inibito assume una posizione raccolta e rigida con la coda tra le gambe, le orecchie basse, lo sguardo deviato e si immobilizza; quando invece preferisce scegliere la fuga, il cane si prepara ad allontanarsi mantenendo una postura bassa e seguendo con lo sguardo il “pericolo”.
Diversamente, un cane con aggressività da paura assume una posizione raccolta, appiattisce le orecchie sulla testa, drizza il pelo, mantiene lo sguardo fisso, mostra i denti e ringhia indietreggiando e spesso abbaia; in questa situazione il cane si prepara a mordere qualora gli venisse impedita la fuga. Il morso viene inflitto con molta forza e senza controllo poiché è governato da uno stato di estrema paura e angoscia.
Quando gli episodi di paura intensa, senza via di fuga, si ripetono frequentemente, il cane impara in poco tempo che mordere è molto più efficace per allontanare lo stimolo che lo spaventa e non tarda a mettere in pratica questo insegnamento; ne risulta pertanto una situazione pericolosa dove il cane attacca e morde non appena si sente minacciato, senza dare all’interlocutore la possibilità di comprendere i segnali premonitori.
Il trattamento di questa forma di aggressività prevede l’evitamento delle situazioni a rischio e la desensibilizzazione graduale alle situazioni che scatenano la paura. L’aumento della consapevolezza e del rispetto da parte dei proprietari della comunicazione canina e della psicologia del proprio cane e la riorganizzazione del rapporto cane – proprietario, sono elementi fondamentali nel percorso terapeutico.
A seconda dei casi può essere intrapresa una farmacoterapia di supporto alla terapia comportamentale.